.....Possedere una bicicletta e lasciarla languire in cantina, e' come avere la lampada di Aladino e non pensare mai a strofinarla..... La bicicletta modifica il tempo, ma anche lo spazio. Rifate in macchina un tragitto particolarmente bello in bicicletta. Fa schifo, e' come se fosse un altro posto: si e' impoverito” (Didier Tronchet)

lunedì 29 aprile 2013

Domenica 28 aprile

Dopo un Sabato di pioggia dura, questa mattina di Domenica si presenta con un timido sole.
Ancora con il Team si pedala scrutando il cielo, che appare a volte minaccioso, il sole sparisce alla svelta e le colline dell' Oltrepò ci appaiono avvolte da nubi basse e minacciose, mentre giunti in zona Moranda, Ezio fora la prima volta.
Si punta verso la zona meno cupa, su strade a me sconosciute, Dopo aver oltrepassato Stradella, dove prima della strada panoramica, Ezio fora la seconda volta, saliamo per Montù ma si devia per Cascina Porcarana, Poalone, Zenevredo.
Oggi c'è Leo che inarrestabile come al solito è un fiume in piena nel proporre salite e salitelle, e ci porta a Bellaria e poi verso Poggio Pelato, solo un particolare... Strada a fondo chiuso... Anche i migliori sbagliano...
Si torna verso Ozola, Colombaia e Fornace per poi, lasciato questo dedalo di piccole stradine, ritrovarci sulla più comoda strada per Rovescala e proseguire fino al Torrone dove ci attende la discesa verso Santa Maria.
Il gruppo si assottiglia, si sale a Crocetta per affrontare il classico spartiacque tra Versa e Scuropasso che ci porterà a Broni tra vari saliscendi.
Comincia la galoppata verso casa, tutto comincia all' insegna della collaborazione con una doppia fila, a volte non molto regolare a causa di un elemento sconosciuto che si è aggregato al gruppo.
Alla rotonda di San Leonardo un improvvisa accelerazione con altrettanto improvviso scatto crea scompiglio e com'è come non è io e Marco ci ritroviamo a dover recuperare, ma rendendoci conto dell' impossibilità di rientrare ci si rialza per ritrovare un equilibrio e tornare a casa alla nostra, senza strafare.
Ma è a Zeccone che Ezio fora la terza volta, la cosa ci permette di recuperare il gruppo e dopo un veloce sguardo per capire che si trattava di una semplice foratura e un veloce saluto proseguiamo verso casa.

Articolo preso dal blog "diario di un ciclista qualunque"


Volevo solo aggiungere che dalla rotonda di San Leonardo,non sono più riuscito a dare neppure un cambio,e se Ezio non bucava,molto probabilmente mi sarei staccato,comunque da Zeccone sono rientrato a casa da solo a 28-30 km orari. Tot 115 km e 1000 m di dislivello.

                                                                      Altimetria


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