.....Possedere una bicicletta e lasciarla languire in cantina, e' come avere la lampada di Aladino e non pensare mai a strofinarla..... La bicicletta modifica il tempo, ma anche lo spazio. Rifate in macchina un tragitto particolarmente bello in bicicletta. Fa schifo, e' come se fosse un altro posto: si e' impoverito” (Didier Tronchet)

lunedì 26 maggio 2014

Passo Spluga,Julierpass e Passo Maloja

Sabato 24.5.14
Era dall'anno scorso che avevo in mente questo giro,che poi per vari motivi si è sempre rimandato,quindi dopo aver informato Marco Picozz. delle mie intenzioni,si decide di farlo.
Alle 6,00 si caricano le bici sulla macchina e si parte,direzione Chiavenna,oggi punto di partenza del nostro giro.Intorno alle 8,15 siamo in sella.La salita  per arrivare al Passo Spluga parte subito dal paese, sono circa 31 km che risalgono la valle di San Giacomo,e sin dai primi km le pendenze intorno al 6-7% ( complice il fatto che si affronta la salita ancora freddi ) si sentono sulle gambe.Giunti a Campodolcino ci attendono un 3 km facili grazie anche ad un tratto in leggera discesa,e qui noi andiamo sulla vecchia strada, adesso chiusa ai camion e meno trafficata.Intorno al km 18 incontriamo il bivio per Madesimo,ma noi proseguiamo per il passo.Qui lo scenario si apre,piano piano le pinete spariscono e lasciano il posto ad ampi spazi aperti con i verdi alpeggi ancora in parte imbiancati.Riusciamo anche a vedere una marmotta,appena al di la della strada,e man mano che si sale incontriamo sempre più neve sino ad arrivare al lago di Monte Spluga completamente ghiacciato. In prossimità del lago,la strada spiana per circa 2 km sino ad un paesino dove ricomincia a salire per altri 3 km che ci portano ai 2113 m del passo.Un paio di foto, attraversiamo la dogana e via in discesa fino a Splugen, qui imbocchiamo la Via Mala ,
una strada delimitata in alcuni punti da pareti rocciose alte sino a 300 m, frequentata
esclusivamente da ciclisti,visto che il resto dei mezzi trovano più veloce e comoda l'adiacente autostrada.
Sono circa una trentina di km in leggera discesa e pianura che ci portano a Thusis e da qui seguiamo per Tiefencastel che raggiungiamo una decina di km dopo.Sosta al paese dove sgranocchiamo un panino e ci concediamo una coca (In Svizzera,costerà meno la benzina,ma si rifanno sulla coca cola,siamo riusciti a pagare 2 bottigliette da 33cl. 8,60 euro).Da qua per arrivare ai 2284 m dello julierpass ci sono circa 40 km,tutti in salita o falsopiano,le pendenze non sono mai dure tranne nei primi e ultimi km,ma la lunghezza della salita ti sfianca. La fatica è ripagata da un panorama stupendo, pinete, cascate, pascoli, tutto incantevole,personalmente questo lo metto tra i passi più belli che ho fatto dal punto di vista paesaggistico.
Prima di arrivare in cima abbiamo assistito anche alla traversata di un camoscio.
Giunti al passo,si indossa la mantellina e in discesa si raggiunge Silvaplana.Molto bella anche la discesa con vista su Sankt Moritz e sul lago di Silvaplana.Arrivati al paese ci facciamo una decina di km in falsopiano,con un forte vento contrario prima di raggiungere il passo Maloja, e gettarci in discesa per terminare gli ultimi 37 km che ci separano da Chiavenna per chiudere il cerchio.
Sono contento di aver fatto il giro in senso orario,anche se prima di partire avevo alcuni dubbi, perchè sia lo Spluga,ma sopratutto lo Julierpass sono da fare in salita da questi versanti in modo da avere tutto il tempo di guardarsi in giro,mentre la discesa dal Maloja non mi ha fatto impazzire,sarà che ero davvero stanco.
Questi 170 km per circa 3800 m di dislivello,mi hanno impegnato più di quello che pensavo.
Dal punto di vista del traffico,probabilmente siamo stati fortunati ma abbiamo trovato sia poche moto che macchine,rispetto a quello che leggendo nei vari forum pensavo di trovare.
L'unica pecca,è che volendoci 4 ore di trasferimento in macchina tra andata e ritorno,anche partendo alla mattina presto,prima delle 20,00 -21,00 non si è di ritorno,ma ogni tanto si può fare. Concludo facendo i complimenti a Marco,anche se distrutto,ti sei messo in saccoccia pure questo giro.
                                                         Gallerie sullo Spluga
                                                   Panoramica salendo sullo Spluga
Altra panoramica
Autoscatto
                                                  Lago di Monte Spluga ghiacciato
                                                               Grande Marco
                                                                   Splugen
Laghetto salendo sullo julier
                                                                   Cascata
                                                          Picozz. sullo Julierpass
Spettacolo

                                                                       E' tuo
                                                            Lago di Silvaplana
                                                              Ultimo passo

Domenica 25.5.14 
Sgambata in totale relax sino a Pavia e ritorno dall'alzaia,per muovere un po le gambe che mi fanno ancora male dal giorno precedente.Tot 50 km

lunedì 19 maggio 2014

Vetta Penice da Siziano

Sabato 17.05.14
Dopo essere andato a Pieve e ritornato,aspetto Piero alla rotonda di Siziano,con lui c'è Tony,vecchia conoscenza del Team Pieve Bike e assieme si va a Pontelungo dove ci aspetta Michele.Sorpresa,c'è anche Cesco che ci accompagnerà per un tratto,e mentre si chiacchiera raggiungiamo Albaredo Arnaboldi,dove ci sono i ciclisti di Milano 3 e Basiglio che si sono avvicinati in macchina. Ora col gruppo al completo ci si avvia in Valle Scuropasso,e la si risale fino al Carmine.Sosta per ricompattarsi e discesa in Val Tidone dove si saluta Cesco che rientra e si incomincia a salire verso il Penice. A Romagnese il gruppo è già frazionato,causa il forcing di Michele e a Canedo provo ad aumentare il ritmo ma Michele e Samuele non mollano,e si arriva a Casa Matti dove uno scatto di Samuele ci brucia a tutti e due(basta forzare,altrimenti non torno a casa).Sosta alla fontana e con il mio ritmo raggiungo prima il passo e poi la vetta del Penice.Sosta coca cola,e dopo aver indossato la mantellina si ridiscende al passo e si prosegue la discesa verso Bobbio sino al bivio per Cicogni,dove risaliamo al passo Crocetta,ma stranamente siamo rimasti in sei ,io Piero, Michele, Samuele, Tony e un canadese,tutti gli altri hanno deciso di rientrare dalla strada più corta.
Dopo aver passato Pecorara,andiamo a Nibbiano e Caminata,dove imbocchiamo la salita chiamata piccolo Stelvio e giunti in cima scendiamo in Val Versa. Dopo un cambio di camera d'aria di Samuele raggiungiamo Montescano,rabbocco borracce e proseguiamo verso Albaredo.Proprio prima del paese nuova foratura per me,solita sostituzione e dopo aver salutato Sem che ha raggiunto la macchina siamo tornati, sempre tenendo una buona andatura.Tot 184 km
                                                      Gruppo verso Romagnese
                                                            Tira, tira Michele
                                                         Relax dopo la fatica
                                                                Piero al Penice
                                                                   Io al Penice
                                                               Sulla via del ritorno

Domenica 18.05.14
Questa mattina gruppo numeroso al ritrovo di Vidigulfo, oltre al sottoscritto,presenti Ezio,Daniele, Paolo,Mellu,Cesco,Gigi e Leo. 
Andatura sostenuta da subito,al bivio Vela si uniscono il Paolone del Magherno e un altro ragazzo, e anche grazie alle tirate di alcuni elementi raccattati per strada,si arriva a Broni con 37,2 di media. Oggi il giro è stato deciso da Daniele (sembra che mi abbia letto nel pensiero,lo stavo per dire io).
Imbocchiamo la Valle Scuropasso,e la risaliamo fino al bivio per Lirio.Giunti a Montalto ci si ferma a riempire le borracce prima di scendere in Valle Ghiaia,ma proprio mentre la stiamo percorrendo, foro la ruota posteriore.Quando sto sostituendo la camera d'aria vedo che il copertone è in condizioni scandalose,ma non ci sono problemi, oggi con noi c'è Cesco con al seguito la sua officina ambulante.Grazie,per avermi prestato il copertoncino. Dopo aver effettuato il cambio si prosegue sino a poco prima di Canavera,dove si svolta a destra in direzione Brugneto.La salita non è lunghissima, ma ha delle rampe che si aggirano tra il 15 e il 20%, giunti in cima si va al Carmine e si scende a Pometo dove ci si ricompatta.Discesa a Santa Maria,e Val Versa fatta a forte velocità. Dopo aver raggiunto Stradella attraverso la Panoramica si ritorna ,ma quando la stanchezza comincia a farsi sentire ecco davanti a noi una cicloturistica che sta tornando verso San Genesio.
Ultimo sforzo per accodarsi al gruppo e via tranquilli ,finalmente si puo' riposare.Lasciata la cicloturistica ultima tirata,prima di salutare i compagni e tornare a casa anche oggi con 124 km.


lunedì 12 maggio 2014

2 Bei Giretti

Sabato 10.05.14
Avevo in mente un bel giretto per questa mattina che richiedeva una trasferta e di conseguenza un alzataccia ma, dato che causa lavoro sono due settimane che mi sveglio presto, ho deciso di riposare un po' di più e mettere momentaneamente il giro nel cassetto.Esco e vado a Pieve,accettando l'invito di Piero che in settimana ha organizzato un  gruppetto con gente proveniente da Milano 3,Basiglio, Magenta ecc. manca il blocco di Pieve che è andato in trasferta sul Ghisallo. Si parte,e in un attimo siamo a Stradella,ma procediamo sulla via Emilia, prima di svoltare a destra e raggiungere Montù da una strada mai fatta,restiamo in costa sino al Torrone e poi scendiamo a Santa Maria della Versa.Da qui si va a Crocetta e Pometo dove si riempiono le borracce prima di salire al Carmine e scendere in Valle Ghiaia dalla Canavera. Ultima salita a Montalto e si ritorna dalla costa passando da Pietra e Cigognola.Arrivato a Pietra ,Piero mi dice che uno del gruppo ha bucato,e dopo aver aspettato un po' comincio ad avvantaggiarmi assieme a Franco, e mi scuserà,ma non ricordo il nome dell'altro,che hanno preferito andare avanti perchè erano stanchi.Giunti a Broni abbiamo proseguito con un andatura intorno ai 33-35 orari senza essere più raggiunti.Anche oggi Broni - Siziano,praticamente senza cambi tranne un paio di km,ma oggi i due compagni di pedalata erano davvero stanchi.Tot. 140km.
Domenica 11.05.14
Mi presento al bar,presenti Daniele,Ezio,Carlo e Gigi.Si parte verso la solita direzione, spero di riuscire a terminare il giro,viste le tirate del giorno precedente sia nelle salite che al ritorno.Al ponte della Becca Carlo torna a casa, e mentre ci avviciniamo a Broni,propongo al resto dei compagni di andare a fare la salita di Pendezza. Sia Ezio che Daniele acconsentono,quindi, dopo aver fatto la panoramica, si sale a Montù dove salutiamo Gigi che deve tornare e, assieme a un tizio con la divisa del Branco, proseguiamo sulla costa attraverso dei saliscendi fino a Vicobarone. Ora c'è da affrontare il primo strappo con pendenze sino al 14 % e la successiva discesa che ci porta a Montalbo. Piccola sosta per riempire le borracce e mangiare una banana e raggiungiamo la Val Tidone che risaliamo sino all'imbocco della famosa salita.Il tizio del Branco prosegue  e noi affrontiamo quei 3-4 km davvero duri (non me la ricordavo cosi' impegnativa).Giunti in cima scendiamo a Tassara,Pizzofreddo e Santa Maria.Val Versa fatta a velocità sostenuta,e dopo aver preso l'acqua a Montescano rifacciamo la panoramica e torniamo a casa sempre con un' andatura elevata,basta pensare che il giro di 128 km con dentro la salita di Pendezza  è stato fatto ad una media di circa 30 km orari(non ricordo se 29,4 o 29,6).Tutti abbiamo fatto la nostra parte,ma sopratutto le lunghe tirate di Daniele hanno permesso di ottenere questa media e io come al solito finisco il week end distrutto con 268 km nelle gambe.
                                                                In Val Tidone
                                                          Pendezza è cominciata
                                                          Si comincia a salire
                                                           Daniele a fine salita
                                                             Dai Ezio,è finita

lunedì 5 maggio 2014

3-4-MAGGIO 2014

Sabato 3 maggio
Partenza da Siziano direzione Oltrepò,non ho una meta precisa,farò un paio di salite e poi tornerò.
Giunto a Broni,salgo a Colombarone ,proseguo sulla costa,passo Castana e giunto a Francia scendo in Vallescuropasso. Arrivato in valle salgo per Lirio,e prima di Montalto,ritorno per la costa passando da Pietra e Cigognola.Per finire discesa dal laghetto e ritorno a casa.Tot 100 km.
Domenica 4 maggio
Mi presento al solito bar,ma trovo solo Paolo in borghese,oggi non può essere dei nostri,e mi dice che anche gli altri,causa vari impegni non ci sono tranne Ezio.Pazienza penso,oggi si farà un giretto un po più corto e si tornerà,e mi va anche bene visto che dovrei rientrare prima.Si parte e a Pontelungo si unisce a noi Stefano che ci stava venendo incontro.
Di buona lena,facendo anche un breve tratto dietro uno scooter si raggiunge Broni.Propongo di salire a Cigognola dal laghetto e di arrivare a Pietra,(la strada fatta ieri al contrario).Mentre si sale Ezio pianifica il resto del percorso,che sarebbe scendere a Mornico e salire dal Rosso per poi girare a destra per Oliva Gessi e fare l'ultima discesa e successiva salita con tratti impegnativi che ci porta sulla strada provinciale per Montalto.Giunti sulla provinciale Stefano dice: avete deciso una salita per uno adesso tocca a me,facciamo la Canavera.
Meno male che dovevo essere a casa prima.Una telefonata per avvisare del ritardo e si accontenta l'amico,subito ci lanciamo in discesa in Valle Ghiaia e la si risale sino ad affrontare l'impegnativa salita.
Arrivati in cima si preferisce rientrare dalla Val Versa,e dopo aver rabboccato le borracce a Pometo si scende. A Santa Maria della Versa ecco il gruppone di Lacchiarella,bene almeno si torna con loro,ma fanno ancora la salita di Montescano.In salita mi avvantaggio assieme a Franco conosciuto l'anno scorso in un giro col Leo e a Colombarone mentre lui aspetta il gruppo io comincio a scendere e rientrare verso casa perchè si sta facendo davvero tardi.Cercando di tenere un andatura discreta,nonostante le forze oramai siano ridotte al lumicino arrivo a Pontelungo prima di essere raggiunto dal gruppone.Ecco se aspettavo avrei risparmiato un bel po di energie,ma sono contento cosi',come dice il Paolo ho fatto un bel lavoretto e rientro a casa con 131 km e 1 ora di ritardo.Ovviamente distrutto.
                                                             Verso Pietra de Giorgi
                                                          Stefano sulla Canavera
In valle Ghiaia
 Ezio sulla Canavera

venerdì 2 maggio 2014

Muro di Sormano e Ghisallo

Giovedi' 1 Maggio
Oggi è stata organizzata una trasferta che prevede un giro con partenza da poco prima di Erba,che tocchi la Colma di Sormano e il Ghisallo.Ci si trova a Vidigulfo intorno alle 7 , i presenti oltre al sottoscritto sono:
Ezio,Daniele,Mellu,Paolo e  Picozzi  e dopo aver sistemato le bici sulle macchine si parte,direzione Como-Lecco.Arrivati alla Bennet di Anzano del Parco si parcheggia,questo sarà il nostro punto di partenza.Una decina di minuti per prepararci e preparare i mezzi e siamo in sella.




Si è deciso di affrontare il Muro di Sormano subito,quando le forze sono ancora tante e lasciare il Ghisallo alla fine,quindi si comincia a pedalare in direzione di Erba,passiamo Ponte Lambro,Castelmarte e Canzo e si comincia a salire per arrivare a Sormano,da dove parte il famigerato muro. 



Passato il paese,sulla sinistra imbocchiamo questa famosa salita ,e dopo un centinaio di metri di discesa e un ponte che scavalca un torrente ci aspettano circa 1700 m con una pendenza media del 17% e punte oltre il 24%.Personalmente ho un conto in sospeso con questo muro,perchè un paio d'anni fa poco dopo la metà causa dolori alla schiena ho dovuto mettere piede a terra,e questa volta seppure con fatica sono riuscito a farlo tutto senza sganciare i pedali,neppure alle stanghe di accesso e fine.Io,Paolo,Daniele e Ezio l'abbiamo scalato in circa 17 minuti,e qui si narra di gente respinta dal muro che è salita spingendo la bicicletta,ma io non ci credo.
 e addirittura di gente abbattuta dal muro, che si è cappottata con la bicicletta addosso e che si è dovuta togliere le scarpe per camminare,perchè le tacchette scivolavano sull'asfalto,ma anche queste sono falsità.

Comunque chi prima e chi dopo,siamo arrivati tutti  in cima alla Colma di Sormano.
 
 
 
 

Da qui parte una lunga e bella discesa,di circa 12 km che ci porta a Nesso attraverso i Piani del Tivano e poi altri 14 o 15 km di lungo lago per arrivare a Bellagio.
 
Giunti a Bellagio abbiamo imboccato il Ghisallo,salita di circa 10km considerata da tutti gli appassionati di ciclismo una delle salite simbolo di questo sport e affrontata in ogni giro di lombardia,il primo tratto è abbastanza duro con pendenze che si aggirano intorno al 9-10%,ma fortunatamente è abbastanza ombreggiato anche se oggi non si è patito per niente il caldo.Giunti a Guello,io e Paolo siamo saliti al Superghisallo,circa 3,5 km mentre gli altri sono andati diretti al santuario.
 Arrivati in cima una breve discesa sulla sinistra ci porta a ricongiungerci al gruppo che ci sta aspettando al santuario,tranne Picozzi,dove è finito???(pensando di aver sbagliato strada è tornato indietro per qualche km,ma poi con un paio di telefonate e una decina di minuti di attesa, ecco che il gruppo si ricompatta). Peccato che non si è potuto visitare la chiesetta perchè c'era una messa e il museo,non lo sapevo ma è visitabile a pagamento. Qui sotto una veduta dal Ghisallo.
 Ora non ci rimane che gettarci in discesa verso Erba e ritornare alla macchina con 87 km e circa 2000 m di dislivello.Sinceramente il mio gps mi ha segnato 1850 m facendo il Superghisallo,ma openrunner quando passi sotto le gallerie ti tiene conto della differenza di livello.