.....Possedere una bicicletta e lasciarla languire in cantina, e' come avere la lampada di Aladino e non pensare mai a strofinarla..... La bicicletta modifica il tempo, ma anche lo spazio. Rifate in macchina un tragitto particolarmente bello in bicicletta. Fa schifo, e' come se fosse un altro posto: si e' impoverito” (Didier Tronchet)

lunedì 18 maggio 2015

17.05.15 Strambrogina 2015 più bici

Dopo aver fatto un centinaio di km sabato con le salite di Canneto, Montù e Torre Sacchetti, riuscendo anche a prendere due scrosci d'acqua, domenica alle 8,00 vado al solito ritrovo a Vidigulfo per un uscita in compagnia. Presenti Paolo, Mellu, Daniele, Ezio e Gigi. Di buon passo raggiungiamo Broni dove salutiamo Paolo che deve tornare e sempre di buon passo risaliamo la valle Scuropasso. Arrivo alla deviazione per Lirio - Montalto, che sono già cotto, complice oltre alle tirate di Daniele anche il caldo che oggi si fa sentire. Giunti a Montalto sosta alla fontana e discesa in valle Ghiaia, svolta a sinistra e affrontiamo i km di falsopiano che ci separano dall'attacco della Canavera. Una volta fatta la dura salita, discesa a Pometo e nuova sosta per ricompattare il gruppo ( tranne Gigi che sbagliando strada è sceso subito per la valle scuropasso ). Anche per noi ritorno dalla stessa valle affrontata ad andature davvero elevate e sempre andature sostenute anche nei km che ci separano da casa che grazie alle tirate di Daniele e Mellu, ci permettono di riprendere Gigi.
Arrivo a casa con 118 km, e le gambe distrutte, ma non è finita qua, perchè ho promesso a mio figlio Lorenzo che nel pomeriggio avremmo corso la Strambrogina, una corsetta di 8,5 km che si svolge a Rozzano. Riposo le gambe qualche ora e alle 17,00 sono al via della corsa con Lorenzo. Più di un centinaio i partenti su due percorsi, uno di 8,5 km e uno di circa 4 km , Pronti via , e dopo un km mi ritrovo nei primi 10 con mio figlio incollato a me, dopo 2km  mi ritrovo terzo e Lorenzo comincia a dare i primi segni di cedimento (alla fine farà i 4 km, arrivando primo). Piano piano riesco a ridurre lo svantaggio di circa 150 m che avevo sul secondo e al sesto km lo raggiungo, ma proprio in quel momento un principio di crampo alla coscia sinistra mi costringe a rallentare ( ma è naturale, i 118 km tirati del mattino si fanno sentire), chiudo terzo a 4,07' al km in 35' e contento della mia giornata sportiva, senza la bici al mattino sarei arrivato quasi sicuramente secondo, mentre il primo non era avvicinabile.
                                                    Indovinate chi era più stanco



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